Come il vino anche l’olio Evo va degustato: ecco una breve guida all’assaggio dell’olio EVO che ti spiega come farlo al meglio
Una delle materie prime che non può mancare sulla tavola delle famiglie italiane è l’olio extra vergine d’oliva. In pochi, però, sanno che il modo migliore per comprenderne le qualità è quello di assaggiarlo in purezza: berne alcune gocce e lasciare che i suoi aromi si sprigionino in bocca. Solo così è possibile percepire appieno tutte le sue sfumature di gusto.
Guida all’assaggio dell’olio EVO: analisi olfattiva
Nella degustazione dell’olio extravergine d’oliva ci sono dei passaggi obbligatori da seguire. La prima azione da compiere è quella di versarne alcune gocce all’interno di un bicchierino e riscaldarne leggermente il fondo, affinché possano emergere tutti gli umori e le componenti aromatiche. Solo dopo questa iniziale analisi olfattiva si passa a quella gustativa e tattile. Quest’ultima fa riferimento alla percezione di viscosità e fluidità del prodotto al palato e sulle labbra.
Guida all’assaggio dell’olio EVO: analisi gustativa
L’analisi gustativa, invece, riguarda i sentori che restano in bocca durante e consequenzialmente all’assaggio. Dopo aver fatto roteare il bicchiere per rilasciare gli aromi; si beve un piccolo sorso d’olio e mentre lo si degusta si lascia leggermente entrare dell’aria nella cavità orale, per far sì che si possano percepire tutte le sfumature di sapore. Solo in questo modo, l’olio entra in contatto diretto con le papille gustative e con il bulbo olfattivo. I principali sentori che possono emergere durante l’assaggio sono quelli erbacei e fruttati.
Questa differenza si deve allo stato di maturazione dell’oliva al momento della raccolta, meno sarà matura maggiore sarà il sentore d’erba. Le differenti sensazioni che si percepiscono al momento dell’assaggio sono legate, oltre che al tipo di oliva usato, alla zona di produzione, perché l’olio porterà con sé, anche gli umori e gli aromi tipici della zona di produzione.
Diverse varietà diverse peculiarità
Ogni varietà d’oliva ha una propria peculiarità olfattiva e gustativa. La tipologia “Marinese”, (utilizzata per lil nostro ECLA) tipica della valle del Calore e del beneventano, ha un gusto fruttato con sentori di mela e di mandorla. La “Ravece” è un vero e proprio simbolo del territorio irpino, e conferisce all’olio un gusto erbaceo e di carciofo. L’“Olivella”, tipica della zona di Grottaminarda, riporta sentori di frutta dolce. Queste ultime due tipologie si mescolano insieme all’Ogliarola per dare vita all’olio evo Icante, il nostro fiore all’occhiello.
Le caratteristiche proprie e il retrogusto prodotto da ogni varietà permettono di poter scegliere meglio gli abbinamenti più adeguati in cucina.
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