
Simbolo della tradizione gastronomica italiana e regalo natalizio più apprezzato di sempre, i cesti gastronomici hanno origini antichissime. Scoprite insieme a noi cosa si cela dietro questa tradizione.
Senza ombra di dubbio, questo è il periodo più magico dell’anno in cui quella sensazione di gioia e nostalgia invade i cuori di tutti. Le luci si accendono, i camini scaldano le case che si riempiono di risate fragorose, giochi in famiglia e delizie gastronomiche.
Ed è proprio di quest’ultime che vogliamo parlare. Sempre più ricercati online e offline, i cesti gastronomici natalizi sono una tradizione italiana le cui origini vanno indietro nel tempo fino all’antica Roma.
Cesti gastronomici di Natale: le origini
Come detto, le origini di questa tradizione vanno ricercate nell’Impero Romano, quando durante il solstizio d’inverno si organizzavano le Saturnali. Un ciclo di festività religiose legata al culto di Saturno – dio dell’abbondanza, protettore di raccolti e dell’agricoltura – che si celebravano proprio in questo periodo, dal 17 al 23 dicembre.
I Romani, credendo che il dio vagasse sulla Terra nei mesi invernali per tornare nell’Aldilà dopo il solstizio d’inverno, erano soliti donargli delle ceste – chiamate sportule – ricche di cibo e alloro, con l’intento di ingraziarselo. Infatti, le sportule, realizzate con foglie di sparto intrecciate, avevano lo scopo di placare la divinità per poter avere un ricco raccolto l’anno seguente; simboleggiavano quindi fertilità, prosperità e fecondità. Dunque, alla base della tradizione dei cesti gastronomici c’è una ragione simbolica propizia.
Le evoluzioni della tradizione
Con la diffusione del Cristianesimo e l’abbandono del paganesimo, tuttavia, la pratica è rimasta anche se con alti e bassi per poi tornare in auge nel XX secolo nel dopoguerra.
Infatti, dopo anni di povertà e scarsità di cibo, le persone si scambiavano cesti pieni di prelibatezze e delizie della tradizione gastronomica italiana. In particolare, la pratica era soprattutto appannaggio della classe agricola che confezionavano cesti con i prodotti della propria terra da regalare, come forma di ringraziamento, al parroco piuttosto che al medico.
Cesti gastronomici di Natale oggi
Secondo un report della Coldiretti, i cesti gastronomici rimangono ancor oggi il regalo preferito – da fare e da ricevere – dagli italiani. Infatti, pare che addirittura lo scorso anno siano stati 10,7 milioni gli acquisti dei doni natalizi di tipo gastronomico.
Come avete potuto notare la storia dei cesti gastronomica è lunga e va indietro nel tempo. Nonostante il percorso, però, una cosa è certa: i cesti gastronomici sono mutati in termini di prodotti ma hanno mantenuto fede alla propria origine, quella legata alla prosperità.
Cesti gastronomici Il Cortiglio
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