Tutto quello che c’è da sapere sull’enologia e sulla produzione del vino in un’azienda vitivinicola.
Spesso si dice che il vino sia una delle gioie della vita, un alimento al quale non si può rinunciare. Tanto che il poeta francese Charles Baudelaire è arrivato ad affermare che “chi non beve vino ha qualcosa da nascondere”. Il vino, fin dalla sua nascita, ha suscitato un crescente interesse, tanto da essere continuamente studiato. Una delle branche della scienza che studia il vino è l’enologia.
L’enologia che cos’è?
Il termine enologia deriva dal greco ed è composta da due parole oinos ‘vino’ e logos ‘studio’, quindi il suo significato è ‘studio del vino’. Questa, infatti, è una disciplina che analizza la trasformazione dell’uva in vino, ma con il passare degli anni, ha acquisito un nuovo significato, ovvero lo studio approfondito delle fasi e delle tecniche di lavorazione, che portano alla realizzazione del vino. Questa scienza segue tutto l’intero processo dalla vendemmia fino alla fase dell’imbottigliamento. La produzione del vino si divide in fasi, e in ognuna di queste in base della tipologia di vino che si desidera ottenere si attuano dei correttivi, o anche delle lavorazioni specifiche, come la sgrondatura (nei vini bianchi consiste nella separazione delle vinacce dalla parte liquida del mosto) o la follatura (il rimescolamento delle vinacce nel mosto durante la vinificazione del rosso).
Le fasi di produzione del vino
Dopo la raccolta dei grappoli, ovvero la vendemmia, si passa alla pigiatura e alla pressatura, che portano alla realizzazione del mosto, il metodo varia tra l’uva bianca e quella rossa. Dopodiché prende avvio il processo di fermentazione, nel corso dei quali gli zuccheri, che erano già presenti nel chicco d’uva, si trasformano in alcoli. La fermentazione, che rende possibile il passaggio dal mosto al vino, non può essere considerata come la fase conclusiva della produzione. Il vino in questo momento si può considerare ancora immaturo, con sentori eccessivamente spigolosi, per questo motivo necessità di un passaggio ulteriore ovvero quello di maturazione. Quest’ultima consiste nel far invecchiare e affinare il vino per un determinato periodo all’interno di un determinato recipiente, si può passare dalla tradizionale botte di legno a contenitori in acciaio o vetroresina. L’importante è che il materiale dei recipienti non interferisca con le trasformazioni chimiche e biologiche. Durante la maturazione c’è una vera e propria mutazione visiva nel vino: i rossi abbandonano il rosso rubino acquistando tonalità molto più forti; invece, i bianchi diventano di un colore ambrato.
I nostri prodotti
I nostri vini sono controllati in ogni fase produttiva. L’Irpinia DOC Campi Taurasini della vendemmia del 2015 è realizzato con le uve del vigneto di Contrada Fosso Cavallo a Fontanarosa. La macerazione delle uve avviene a temperatura controllata, mentre l’affinamento è di almeno un anno in recipienti di acciaio e di legno. Il suo gusto è morbido, ma deciso, con sentori di amarena e frutta a bacca rossa. Il Taurasi DOCG 2015 è un vino dai sentori di frutti rossi e con note speziate. Anche in questo caso la macerazione avviene a temperatura controllata, mentre l’affinamento è di 24 mesi all’interno di botti grandi in rovere francese.
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