
Il dilemma dei mando olivicolo: olio d’oliva o olio di semi? Vi raccontiamo tutto in questo articolo.
Uno dei prodotti che non può mancare sulla tavola di un italiano è l’olio extravergine d’oliva. Un prodotto da un gusto e un aroma straordinari, che cambiano in modo incredibile un piatto. Accanto a questa tipologia di olio, esistono però anche gli oli di semi (principalmente quello di semi di girasole, di lino o di mais). Ma quando va usato l’olio d’oliva e in quali casi è preferibile optare per quello di semi? Vediamo quali sono le loro differenze
La frittura
Uno degli elementi fondamentali per la frittura è l’olio, ma quale? Alcuni dottori sostengono che il migliore sia l’olio extravergine di oliva perché ha un elevato punto di fumo (che si attesta intorno ai 195 gradi). Con questo termine si vuole indicare la temperatura oltre la quale l’olio perde tutte le proprietà organolettiche. Quando si supera questa temperatura l’olio emanerà il caratteristico odore di bruciato. Tutte le altre tipologie di olio, ovvero quelle di semi, hanno un punto di fumo molto più basso (olio di semi di girasole 130°, quello di lino 110° e, infine, quello di mais 160°). L’unico aspetto che spinge a preferire altri oli piuttosto che quello extravergine d’oliva è perché sono più neutri e non alterano il sapore dell’ingrediente.
Quale è meglio come condimento
Qualsiasi olio si scelga per condire i propri piatti va bene, si può passare da quello di semi di girasole a quello di semi di lino, qui ci si basa esclusivamente sul gusto. Di sicuro, però, si perde qualcosa, perché tutti gli oli di semi non hanno le sfumature aromatiche che ha l’olio extravergine d’oliva. Quest’ultimo non fa altro che arricchire il piatto, mentre gli altri si rischiano di perdere velocemente, contribuendo solo minimamente.
Per i dolci quale olio usiamo?
Solitamente un ingrediente che non può mancare nei dolci è un grasso che sia di origine vegetale o animale. Quando si sceglie, infatti, di non utilizzare il burro si opta solitamente per l’olio di semi perché molto chiaro, leggero e inodore, mentre l’olio extravergine d’oliva si ritiene troppo corposo, tanto da mutare il sapore dell’intera preparazione. Ci sono degli chef e dei dottori che, invece, prediligono l’olio di oliva piuttosto che quello di semi, perché rende i dolci fragranti e genuini.
Dal punto di vista alimentare
L’olio d’oliva extravergine è digeribile, naturale e sano, con le sue caratteristiche, può divenire il protagonista assoluto di una ricetta. Rispetto agli altri oli vegetali raffinati, l’extravergine d’oliva, grazie alle sue caratteristiche, può aiutare a prevenire l’invecchiamento cellulare e le malattie degenerative.
I nostri prodotti
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